Con Zaha Hadid, abbiamo un nuovo concetto di contesto, esso è esattamente paesaggio.
Il lavoro di Hadid è grafico e pittorico, e si rifà ai dipinti di Paul Klee dove le strutture formative sono unitarie. Dentro queste regole, i piani cambiano, si articolano ed oscillano con variazioni di toni e colori, ma le forme provengono tutte da un unico tessuto, come fossero variazioni di un’unica tessitura. Le linee di Zaha Hadid si propongono così grafiche ed astratte e vanno a definire un’interpretazione del contesto molto femminile ed originale. CONTESTO=TESSITURA.
Per la Hadid è molto importante disegnare e dipingere, perché in questo modo lavora alla creazione di uno spazio mentale fatto di relazioni nuove tra le parti. Partendo da segni astratti e grafici svilupperà poi l’idea per uno spazio reale e possibile. Uno degli esempi più importanti per far capire questo suo approccio è il progetto della fabbrica Vitra a Weil am Rhein degli anni 90.
Per la Hadid quindi i temi importanti sono contesto e rapporto architettura-ambiente proprio attraverso il concetto di tessitura e la relazione conseguente dell’architettura con il suolo.
Per il progetto The Peak a Hong Kong, afferma che edificio e contesto ed edificio-paesaggio appartengono alla stessa logica formativa. Il progetto è fatto da un insieme interagente di parti. I suoi piani non sono meccanicamente sovrapposti ma slittano e si confondono l’uno con gli altri. Il suolo e gli edifici si modellano insieme secondo la stessa tessitura. È questa l’originalità di questa architettura-paesaggio.
Zaha Hadid è attratta dalle forze dinamiche, guizzanti e veloci che caratterizzano costruzioni come ponti, ferrovie, autostrade. Ne trae ispirazione e le usa nei suoi progetti. Nella stazione dei pompieri Vitra a Weil am Rhein i livelli di infrastruttura e tessitura si intrecciano in modo nuovo ed originale. L’architettura è paesaggio, e propone un’idea dinamica e veloce del paesaggio assorbita attraverso un’idea di infrastruttura.
Altra opera importante è il blocco residenziale per l’IBA di Berlino che va contro le forme omogenee imposte dal regolamento e che propone un nuovo edificio, che riesce ad inserirsi nel luogo creando un’atmosfera dinamica del contesto.
Per la Hadid è molto importante disegnare e dipingere, perché in questo modo riesce a visualizzare i suoi pensieri, o meglio a elaborare uno spazio così come lo immagina. Poi si rifà al paesaggio e quindi al contesto, modificandolo, intrecciandolo alle infrastrutture e creando una nuova e totale tessitura. Quello che ne uscirà fuori sarà un progetto innovativo ed originale, caratterizzato da forme fluide e veloci. Un’architettura che è nello stesso tempo paesaggio ed infrastruttura.